24 Febbraio 2023
Venerdì dopo le Ceneri – 24 Febbraio 2023
Liturgia della Parola (Is 58, 1-9a; Sal 50 (51))
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 9, 14-15)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».
Riflettiamo insieme
Oggi ci viene fatta la domanda inversa: perché digiunare? La risposta si scorge, come sempre, nella Parola di Dio: quando lo Sposo è presente e si fa riconoscere come Messia, si vive la vera gioia e noi la possiamo incontrare nel Risorto. Ma per vivere la risurrezione, abbiamo bisogno di passare dalla passione e dalla croce. La Quaresima ci invita a percorre questa via e sperimentare l’assenza dell’Amato anche attraverso il digiuno. Non come privazione fine a se stessa, voluta da Dio come sacrificio, ma come una rinuncia valida a favorire l’incontro la tra nostra povera condizione umana e questo Dio, che quella debolezza l’ha assunta su di sé, per trasformarla nella bellezza di essere figli. San Francesco di Paola ci mostra, con la sua vita, come prendere cognizione della propria limitatezza e del proprio peccato e di come riconoscere la necessità della salvezza e del ritorno a Dio e ci ricorda che il vero digiuno ci aiuta ad uscire dal torpore dell’egoismo e cominciare a vedere Dio ritrovarlo anche nel prossimo e quindi “condividere il pane con l’affamato, ecc.” Vederlo per credere e per credergli.
Preghiamo insieme
Signore Gesù, aiutami in questa quaresima a comprendere il valore e l’importanza dell’ascesi, così da non compiere meri gesti esteriori ma veri atti d’amore verso di Te e i fratelli. Amen.