Terzo Ordine dei Minimi
“Promettete la conversione di vita e il cambiamento dei vostri modi di agire”.
Regola del III Ordine
Il Terz’Ordine dei Minimi (T.O.M.) è un’associazione di laici che si propone di vivere il Vangelo secondo il modello di San Francesco di Paola. È il ramo secolare dell’Ordine dei Minimi, con il quale ha in comune il carisma penitenziale. Il suo sorgere si colloca nell’anno 1501 e si deve all’iniziativa dello stesso Santo. Assecondando l’insistente richiesta di vivere la spiritualità Minima nel proprio ambiente famigliare, dettò alcune “norme di vita” da seguire. Inizialmente i terziari vissero il loro ideale in forma comunitaria; in seguito, invece, prevalse la forma di vita carismatica vissuta singolarmente da ognuno nella propria famiglia, riservando alcuni momenti per gli incontri comunitari.
Questo movimento carismatico laicale si presenta oggi a tutti gli uomini con un duplice scopo:
- realizzare la propria persona, attraverso una vita cristiana coerente con le esigenze del proprio battesimo e nella fedeltà al carisma penitenziale proprio dei Minimi; il Terziario costruisce così una spiritualità che esprime il primato di Dio, mediante un maggior impegno di preghiera e di penitenza, e il primato dello spirituale sul temporale, e che indichi al mondo la via della conversione e della liberazione dal peccato;
- rivitalizzare la realtà sociale nella quale ci si trova a vivere, attraverso la testimonianza della propria fede e l’esercizio di una funzione di stimolo e di critica alla luce dei valori evangelici (molte sono le realizzazioni sociali sorte nel corso dei secoli grazie all’iniziativa dei Terziari: ospedali, scuole, case di riposo); il T.O.M. attua così un aspetto essenziale del carisma penitenziale, cioè la carità verso i fratelli con l’impegno operoso.
Gli strumenti di cui si vale il Terziario Minimo per raggiungere questi scopi sono:
- l’intensa vita spirituale, scandita dalla Regola, che si fonda sulle virtù della penitenza, umiltà, carità, sulla assidua pratica sacramentale, sulla costante preghiera; egli si impegna a costruire uno stile di vita sobrio e moderato, fuggendo lo spirito consumistico e arrivista del mondo, nel quale egli sceglie di vivere come straniero e pellegrino;
- l’apostolato che viene esercitato nei luoghi della vita quotidiana e nelle comunità parrocchiali in cui il Terziario è inserito, come singolo o insieme ad una fraternità, in piena armonia con le altre componenti ecclesiali; con esso, seguendo lo stile di accoglienza del Fondatore e la sua “compassione” verso gli ultimi, il Terziario cerca di interessarsi dei poveri, degli ammalati, dei vecchi, degli emarginati, e si adopera per l’integrale promozione umano-cristiana di quanti potrà avvicinare in umiltà e fraterna carità;
- una formazione permanente e particolare, di cui sono espressione lo studio personale, i convegni, gli incontri le assemblee e un organo di stampa, il mensile Charitas.
La persona e il messaggio di penitenza, umiltà, carità di S. Francesco di Paola devono stimolare i terziari a dare costantemente il loro valido contributo per la formazione di una civiltà nuova in cui la promozione dell’uomo, la corresponsabilità e la carità fraterna siano una realtà viva e operante.