Skip to main content

25 Febbraio 2023

Sabato dopo le Ceneri – 25 Febbraio 2023

Liturgia della Parola (Is 58,9b-14;Sal 85 (86))

Dal Vangelo secondo Luca (Luca 5, 27-32)

In quel tempo, Gesù vide un pubblicano di nome Levi, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, lasciando tutto, si alzò e lo seguì.

Poi Levi gli preparò un grande banchetto nella sua casa.

C’era una folla numerosa di pubblicani e d’altra gente, che erano con loro a tavola.

I farisei e i loro scribi mormoravano e dicevano ai suoi discepoli: «Come mai mangiate e bevete insieme ai pubblicani e ai peccatori?».

Gesù rispose loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano».

Riflettiamo insieme

Si alzò e lo seguì, è questa la risposta che Levi (Matteo) dà all’invito rivoltogli da Gesù. Non parole, non discorsi ma due azioni ben precise: alzarsi dalla sua miseria e lasciare ogni finto potere. Sono questi, per la storia di Levi, i verbi della sua liberazione, i verbi dell’amore, i verbi della misericordia che agiscono nella sua esistenza. 

Tuttavia, sarebbe da sprovveduti pensare che una semplice parola, Seguimi, abbia potuto da sola generare tutto questo. Vorrebbe dire, credere che Dio si impone sull’uomo… non è così e mai lo è stato. Condizione necessaria per quell’invito è la coscienza di sé, della propria storia, della propria fragilità, del proprio peccato e della possibilità futura di peccare. Alla base dell’invito di Gesù c’è il cuore turbato di Levi, un cuore che ha iniziato a seguire nell’ascolto il Maestro e che si è scavato dentro, un cuore che si è riconosciuto prima malato a causa del peccato e poi bisognoso di guarigione. 

Ecco la missione di Gesù: chiamare i peccatori perché si convertano. Ecco la penitenza di Gesù: abbandonare la sua divinità per scendere a chiamare i peccatori alla salvezza.

Preghiamo insieme

Signore Gesù, fa che il mio cuore si possa turbare dinanzi al tuo annuncio; fa che la tua Parola mi scavi dentro e mi riporti alla realtà di ciò che sono; fa che il mio orecchio non sia sordo al tuo invito e che anche io possa alzarmi e lasciare tutto. Te lo chiedo per la tua amorosa penitenza.

Amen

[Sassy_Social_Share]